La richiesta di Epafra, ci indica chiaramente il bisogno che ogni credente ha di essere “completamente disposto” a fare la volontà di Dio! Questa ricerca e questa realizzazione farà di lui un credente “compiuto”, pronto ad affrontare ogni prova rimanendo “saldo” in Cristo. La sua vita sarà a quel punto veramente piena di soddisfazione.
1. “Completamente disposti”
E’ triste pensare che molti cristiani non afferrano la perfetta volontà di Dio, perchè pensano che la volontà di Dio sia qualcosa che viene loro imposto, qualcosa che è spiacevole e difficile, e che sono forzati a fare.
Solo se “completamente disposti” alla Sua volontà, realizzeremo appieno il piano assoluto e perfetto che Egli ha per ognuno di noi.
La vera sottomissione ci viene insegnata da Gesù: “Il mio cibo è far la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua” (Giovanni 4:34). “Perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato” (Giovanni 6:38).
Gesù ha sempre avuto chiaro che il Suo scopo sulla terra era di fare completamente la volontà del Padre.
Questo è vero anche per noi, perché: “siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono; e ch’egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro” (2 Corinzi 5:14,15); “… il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo” (1 Corinzi 6:19,20).
2. Da “uomini compiuti"
Per essere “completamente disposti”, dobbiamo abbandonare la nostra propria volontà!
Quante volte i cristiani pronunciano le parole: “Dio, non è giusto!”, perché qualcosa ci viene tolto (non cose peccaminose, cose lecite).
E’ difficile fare rinunce, e ha volte, quando Lui ce lo impone proviamo rabbia, il cuore si indurisce e siamo “consumati” dalla tristezza, dal dolore. Ci induriamo, moriamo dentro, perché certe cose si sono attaccate alla nostra vita!”
“Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amor del Padre non è in lui” (1 Giovanni 2:15).
Vogliamo un cuore tutto e solo per Gesù?
3. “saldi” nelle prove
Chi fa completamente la volontà di Dio è, e deve essere, un “uomo morto”!
Morti a tutte le ambizioni, morti a qualunque pensiero di avere mogli e figli, morti a tutte le speranze e sogni. Solo una cosa importa: obbedire alla perfetta volontà di Dio!
Quando abbracci così volentieri la volontà di Dio, quando sei veramente morto a te stesso, qualcosa viene sprigionato nel tuo cuore che nessuno può spiegare o darti.
4. E’ entusiasmo, soddisfazione
Se “afferiamo completamente” la volontà di Dio, troviamo gioia, vero entusiasmo ed ogni soddisfazione!
Se “afferiamo completamente” la volontà di Dio, scopriamo Gesù in modo nuovo.
Possiamo amare moglie, figli, fratelli in Cristo e provare grande gioia per il loro amore, la comprensione e l’amicizia che riceviamo, ma c’è solo una persona che soddisfa completamente e in modo profondo l’anima nostra: Gesù!
Se ci sentiamo vuoti, afflitti, “afferrando completamente” la volontà di Dio, ci sentiremo rinati, pieni di vita!
Se “afferiamo completamente” la volontà di Dio, potremo affrontare qualunque cosa. Spesso le circostanze non cambiano, come noi vorremmo, ma Dio cambierà noi!
Egli ci riempirà di gioia e ci darà una vita piena, benedetta, perché Gesù sarà tutto per noi!
Conclusione
Colui che veramente ama Dio, si arma dello stesso pensiero di Cristo “per consacrare il tempo che gli resta da vivere nella carne, non più alle passioni degli uomini, ma alla volontà di Dio” ( 1 Pietro 4:2).
Vogliamo far conoscere chi siamo e cosa professiamo, per aiutare chiunque lo desidera ad approfondire la conoscenza della Bibbia, la Parola di Dio, attraverso meditazioni, studi biblici, vari articoli cristiani e le testimonianze personali di credenti che hanno sperimentato l' opera della salvezza in Cristo Gesù il Signore.
Tutto questo, ha il solo scopo di spingere alla ricerca e alla conoscenza personale del Signore Gesù Cristo, realizzando l'opera Sua nella propria vita.